Lotto e Superenalotto

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Massimi ritardi dell'ambo


Sistemi assolutamente "infallibili" per vincere al Gioco del Lotto, naturalmente non esistono, ma alcune tecniche possono contribuire, mediante il calcolo delle probabilità e l'utilizzo della potenza di calcolo di un moderno elaboratore ad incrementare le nostre speranze di vincita e che ciò debba essere possibile lo dimostra il fatto che già una mente celebre come quella di Pico della Mirandola, studioso conosciuto preminentemente per le sue straordinarie capacità mnemoniche, studiò i movimenti della sorte anche se non con lo scopo di utilizzarli per il lotto, rivendicò la libertà dell'uomo contro il determinismo astrologico e fu fautore della "magia naturale" che non ricorre a potenze demoniache ed occulte, ma si fonda sulla matematica e le proprietà dei numeri. Rispetto alle discipline storiche della matematica (geometria, logica, analisi, teoria dei numeri, etc.), le cui origini si perdono nei millenni, la teoria della probabilità è molto più giovane, dato che le sue origini si possono far risalire ai primi decenni del XVII secolo anche se le prime occasionali riflessioni intorno alla probabilità si incontrano fin dall'antica Grecia. La domanda che sorge spontanea è come mai la scienza del caso emerge con un ritardo di millenni rispetto alle altre scienze? La cosa non deve meravigliarci se si pensa che la stessa espressione "Leggi del Caso" a prima vista può apparire contradittoria: se il Caso è assenza di Leggi, che senso ha parlare di "Leggi del Caso"?

Se invece ciò che noi chiamiamo "Caso" è solo una manifestazione della nostra ignoranza di Leggi deterministiche soggiacenti, allora non si dovrebbe parlare di Leggi del Caso ma di Leggi del ragionamento in condizioni d'informazione incompleta.

E' perciò possibile solo in epoca contemporanea, grazie all'ausilio dei moderni calcolatori cercare di estrarre un maggior contenuto di informazioni dalle diverse configurazioni del gioco del lotto e dalle loro regolarità statistiche per predirne gli sviluppi e gli esiti possibili.

La teoria del ritardo si fonda sulla cosiddetta legge empirica del caso detta anche legge di stabilizzazione delle frequenze relative, secondo cui al crescere del numero di osservazioni di un dato evento le sue frequenze relative tendono a stabilizzarsi e a convergere verso un limite, vi è cioè una tendenza alla compensazione fra tutti i casi possibili dell'evento.

L' immediata applicazione pratica di tale teoria è sia il gioco sui ritardi, sia il gioco sui cosiddetti numeri in calore che escono cioè ripetutamente perché in fase di compensazione e riequilibrio.

Il gioco sui ritardi è il più tradizionale e consiste nell'individuare una formazione numerica fortemente ritardata e giocarla fino alla sua sortita seguendo il metodo di progressione della posta.

Questa tecnica di gioco dà degli ottimi risultati se le formazioni ritardate escono nel giro di poche settimane ma può risultare pericolosa se il ritardo perdura a lungo fino a quando il giocatore viene a trovarsi con capitali insufficienti per proseguire il gioco rischiando la rovina finanziaria.

Onde evitare ciò è consigliabile abbandonare il gioco di una determinata formazione numerica dopo un limitato numero di settimane con esito negativo.

Un altro accorgimento consiste nel saper scegliere opportunamente quale formazione ritardata giocare.

A questo proposito sussistono ancora molti pregiudizi in quanto la maggior parte dei giocatori si ostinano a giocare le formazioni più ritardate seguendo le tabelle statistiche (decine, cadenze, figure, radicali, etc.) pubblicate dalle principali riviste del lotto.

Un tale tipo di gioco non ha alcun senso dal punto di vista statistico, e risponde soltanto a motivazioni per così dire affettive o legate alla tradizione. Quando in passato il giocatore del lotto disponeva infatti soltanto di carta e penna non poteva far altro che seguire i ritardi di una determinata formazione numerica scelta in base a criteri per così dire di tipo estetico-mnemonico, in quanto non gli sarebbe stato possibile con i mezzi dell'epoca seguire e annotare i ritardi di tutte le formazioni numeriche possibili. Oggigiorno nell'era dell'informatica un discreto computer può dirci in una manciata di secondi qual è la formazione numerica più ritardata tra le numerosissime esistenti.

Ricordo a tale proposito che con 90 numeri si possono formare 117.480 terzine, 2.555.190 quartine, 43.949.268 cinquine, 622.614.630 sestine, 7.471.375.560 settine, 77.515.521.435 ottine, 706.252.528.630 novine e pensate un pò ben 5.720.645.481.903 decine cioè più di 5700 miliardi di lunghette una diversa dall'altra.

Allora mi chiedo che senso ha giocare la decina naturale, la cadenza o la figura più ritardata quando con l'ausilio di un computer si possono trovare formazioni di uguale lunghezza ma molto più ritardate e quindi molto più vicine al limite di rottura e riequilibrio.

Ma l'assurdità di tale tipo di gioco non consiste solo in questo ma anche nel modo di calcolare e attribuire un dato ritardo a una data formazione numerica.

E' questo un errore classico come quello del cavalier De Mere.

IL cavalier De Mere osservò che lanciando tre dadi le combinazioni

con somma 11 erano un pò più frequenti delle combinazioni con somma 12 e ciò gli sembrava strano poichè sia la somma 11 che la somma 12 si possono ottenere con tre dadi esattamente in sei modi diversi, cioè:

6+4+1 6+5+1

6+3+2 6+4+2

SOMMA 11 > 5+5+1 SOMMA 12 > 6+3+3

5+4+2 5+5+2

5+3+3 5+4+3

4+4+3 4+4+4

quindi egli considerava i due casi equiprobabili e perciò si aspettava che le due combinazioni dovessero avere la stessa frequenza.

De Mere pensò allora di sottoporre il problema a Blaise Pascal, matematico e filosofo, il quale riuscì a trovare la spiegazione: chiamando macro-configurazione ciascuna delle possibilità considerate da de Mere del tipo 11 = 6+4+1, ciascuna configurazione può a sua volta essere distinta in vari casi che chiameremo micro-configurazioni, per esempio alla macro-configurazione 11 = 6+4+1 corrispondono le sei micro-configurazioni:

1+6+4 6+4+1 4+6+1 6+1+4 4+1+6 1+4+6

corrispondenti all'ordine di uscita del sei, del quattro e dell'uno. Secondo Pascal ciò che induceva in errore era il tener conto solo del fatto che uscivano 1,4, e 6 e non dell'ordine in cui questi uscivano,cioè di tener conto solo delle macro e non delle micro-configurazioni.

Se si contano infatti le micro-configurazioni si scopre che le macro

con due numeri ripetuti, tipo 4+4+3, danno luogo a 3 micro-configurazioni invece che a sei e quelle con tre numeri, tipo 4+4+4, a una sola.

Pertanto Pascal trovò che ci sono 27 micro-configurazioni a somma 11 contro 25 micro-configurazioni a somma 12 a conferma di ciò che De Mere aveva osservato empiricamente; i due casi quindi non erano equiprobabili come a prima vista appariva considerando solo le macro-configurazioni.

Nello stesso tipo di errore cadono per il gioco del Lotto coloro i quali calcolano il ritardo di una formazione numerica tenendo conto solo della sua macro-configurazione. Dire infatti che una decina per ambo ha un ritardo di 100 estrazioni, significa dire che la vincita ritarda da 100 estrazioni e cioè che l'ambo meno ritardato dei 45 ambi che compongono la decina ha un ritardo appunto di 100 estrazioni. Ma tale parametro non è in grado di rappresentare la probabilità della decina di sortire a breve.

L'errore è appunto quello di non tener conto delle micro-configurazioni cioè dei 45 ambi che compongono la decina e dei loro rispettivi ritardi.

Occorre cioè sommare i ritardi dei singoli ambi che compongono la decina e dividere per 45 ottenendo così il ritardo medio.

Il ritardo medio è quindi molto più significativo del ritardo attuale cioè del ritardo calcolato in maniera tradizionale poichè tiene conto del ritardo di tutti i 45 ambi che compongono la decina e non solo dell'ambo meno ritardato.

Può accadere pertanto che due decine abbiano entrambe lo stesso ritardo attuale per cui si sarebbe portati a considerare equiprobabile

la possibilità di una loro sortita. Ma se si considera invece il ritardomedio dei 45 ambi si scopre che una delle due ha maggiori probabilità di sortita quella cioè col maggior ritardo medio.

Può accadere anche che una decina abbia un ritardo attuale inferiore ad un'altra ma un ritardo medio maggiore e che sia pertanto da preferire per la messa in gioco.

Se si uniscono queste considerazioni a quanto detto in precedenza a

proposito della necessità di ricercare la decina più ritardata tra le 5.720.645.481.903 che si possono formare con 90 numeri, si ottiene un modo di giocare che è maggiormente attendibile dal punto di vista statistico, ma che non può prescindere dall'uso di un potente computer (almeno un pentium) data la mole dei calcoli necessari.

Naturalmente lo stesso ragionamento varrebbe per una terzina, una quartina, una cinquina, etc.. Questo programma consente appunto di ricercare le formazioni con il maggior ritardo attuale tra tutte le combinazioni possibili con 90 numeri per ciascuna configurazione giocabile (terzina, quartina, cinquina, etc.) e contemporaneamente fornisce il ritardo medio degli ambi che compongono la configurazione (3 per le terzine, 6 per le quartine, 10 per le cinquine 15 per le sestine, etc..).

La finestra


Questa parte del programma calcola il massimo ritardo attuale dalle terzine fino alle decine. Per far partire il calcolo basta cliccare su uno degli otto bottoni presenti.

Nella figura qui sotto sono listati i ritardi delle terzine sulla ruota di Bari. Per impostare le altre ruote cliccare sull'icona che si trova sotto il titolo della finestra.



I titoli delle colonne hanno questo semplice significato:

LUNGHETTA è il gruppo in esame. RITARDO è il ritardo accumulato della formazione. RITARDO MEDIO è il ritardo medio della formazione. ULTIMA USCITA è la data dell'ultima uscita della combinazione. Nel box a destra della lista è visualizzata la formazione con il

ritardo medio più alto


.


Le icone:


Criteri di selezione (vedi criteri di selezione)

Grafico della statistica (vedi grafici)

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Esce.